La donna che legge

Racconto teatrale in dodici sequenze

Un autore di acuta sensibilità e la sua scrittura matura, audace, scandita lungo una partitura d’inesorabile precisione e misura.

Un racconto teatrale in dodici sequenze, capace di fare intersecare – tra realtà e sogno – le vite e i sottaciuti desideri di tre anime diversamente inquiete e sospese nella circoscritta dimensione di una piccola città italiana sul mare.

Un attempato ex avvocato di successo, e aspirante poeta, è misteriosamente attratto dalla figura di una giovane intravista a leggere in solitudine un libro sulla spiaggia.

Coinvolgendo un’altra donna, alla quale lo lega da tempo un rapporto di intenso affetto e complicità, l’uomo riesce a mettersi in contatto con la lettrice facendole pervenire un’anomala proposta: soldi, in cambio di poterla contemplare da lontano mentre si dedica alla lettura.

Col procedere della vicenda, le circostanze assumeranno tinte sempre più intime e ambigue, secondo una narrazione affidata a un trio di voci che – a tratti – diventano personaggi, dando originale densità e consistenza a un intreccio destinato a sciogliersi in modo da lasciare addosso l’onda di un’ ineliminabile irrequietudine.

Prefazione di Sara Chiappori.

Renato Gabrielli

Nato nel 1966 a Milano, è autore teatrale, dramaturg e sceneggiatore, oltre che insegnante di drammaturgia presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi e la Civica Scuola di Cinema di Milano, e scrittore per il cinema e la televisione.

Esordisce nel 1989 con Lettere alla fidanzata, a cui seguono numerosi altri lavori per il teatro: tra questi, Oplà, siamo vivi!, Moro e il suo boia, Curriculum Vitae, Giudici, Vendutissimi, A different Language, Cesso dentro e Questi amati orrori.

Nel 2004 vince il Premio Herald al Fringe Festival di Edimburgo per il testo Mobile Thriller, allestito in un’auto; nel 2008 riceve il Premio Hystrio per la drammaturgia e, l’anno seguente, il Premio Milano per il Teatro della giuria di specialisti per il suo Tre – Una storia d’amore.

Più di recente, ha realizzato l’adattamento drammaturgico del Giulio Cesare di William Shakespeare per la produzione del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Carmelo Rifici (2013), e ha debuttato in teatro la sua pièce Combattenti (2014).